La lettera di Intersos ai parlamentari italiani per il Decreto Legge sulle Missioni militari all’estero PDF
“Nonostante che il titolo del DL metta in evidenza innanzitutto gli «interventi di cooperazione allo sviluppo» e solo in seconda posizione le «missioni internazionali delle forze armate e di polizia», ai primi vengono destinati solo il 3,6% dei 754 milioni stanziati per il primo semestre 2011: cioè 27 milioni, da suddividere tra Afghanistan, Pakistan, Iraq, Libano, Sudan, Somalia, Myanmar”.
Continuando nell’analisi del DL, INTERSOS sottolinea che dal 2008 i fondi destinati alle attività di cooperazione allo sviluppo sono diminuiti del 42%, rispetto all’aumento dei fondi del DL (+50%) da 1 a 1,5 miliardi. Se nel 2008 era fissato un 9,4% del DL per le iniziative di cooperazione, nel 2009 è sceso al 6,1%, nel 2010 al 4,7% ed ora al 3,6%. “C’è da sottolineare anche che, con il quasi azzeramento dei fondi previsti dalla Finanziaria per la cooperazione allo sviluppo (0,13% del PIL), per alcune aree rimangono ormai solamente questi pochi fondi stanziati con il Decreto Missioni Internazionali. L’Afghanistan subisce così una riduzione che impedisce di pensare ad iniziative efficaci e durevoli a favore della popolazione”. Per INTERSOS,“lo strumento militare sta diventando l’unico strumento di intervento; i bisogni della popolazione interessano sempre meno o solo in modo strumentale alla buona riuscita dell’intervento militare”. continua su Intersos
Umberto Eco qualche tempo fa disse: “Odio l’ipocrisia. C’è chi, quando gli fai vedere un bambino africano che sta morendo di fame, chiede perchè vengano fatte vedere queste cose. E dice “Lo sappiamo che c’è la fame nel mondo”. Chiede di essere lasciato tranquillo. E invece deve guardarlo… Se non vuoi vederlo, sei un po’ oppresso da una certa cattiva coscienza“.